Maxia: La nascita delle Arti Marziali Occidentali.

Cos’è l’Arte?

L’Arte è creare il bello, il vero, il giusto. Queste tre componenti determinano il principio della Kagalogathia.

Le arti marziali occidentali classiche rispettavano questo principio: ogni lottatore, pugile o pancraziasta praticava la sua arte affinché fosse bella, rispondesse al vero, si manifestasse giusta.

Ognuno di loro era un artista. E sacerdote: Sacerdote di Marte, dio guerriero e stratega che tutela la pace attraverso la guerra.

Le arti di Marte rispecchiano le sue caratteristiche: strategia, forza, coraggio, valore, protezione. I suoi sacerdoti e artisti avevano l’obbligo di migliorarsi secondo queste caratteristiche per essere all’altezza del loro dio.

Come ogni Arte, anche le arti marziali occidentali hanno i loro strumenti: l’addestramento era lo scalpello, la disciplina il martello. Il maestro scolpiva corpo e anima incidendo nell’allievo le qualità guerriere attraverso il processo formativo.

Poi c’era il combattimento, lo strumento principe: la tela bianca su cui l’atleta, da opera d’arte del proprio maestro, si fa artista e dipinge sé stesso e il suo valore.

Combattimento in questo contesto significa: battersi con, cioè battersi insieme. L’avversario permette di esprimere pienamente la propria arte. Non c’è violenza. Non esiste rabbia o brutalità. C’e solo Ananke, la Necessità.

Come applicazione di una specifica forma d’arte, il combattimento classico, ai tempi dell’antica Grecia rispondeva a canoni precisi, cioè alla kagalogathia, ma non aveva regole.

L’assenza di regole non ha niente a che fare con la ricerca della brutalità. Il punto è che le regole avrebbero limitato la creatività. E un artista a cui viene impedito di esprimersi liberamente perde sé stesso.

Maxia è la reinterpretazione di questo concetto di combattimento: è il mezzo per eccellenza per realizzare l’ideale della Kagalogathia nell’ambito della propria individualità. Attraverso il combattimento si diventa la propria opera d’arte.

Maxia è un percorso interiore che, attraverso l’esperienza del combattimento integrale, mira a trasformare il praticante in un eroe. L’eroe è colui che si impegna ad agire per il bene. La preparazione fisica rende forti. La forza va votata alla Virtù. Essere un eroe significa poter fare qualsiasi cosa ma scegliere di fare solo quel che è giusto.

Maxia non è uno sport da combattimento: al giorno d’oggi gli sport da combattimento sono basati sull’uso della forza e della potenza e sull’uso di protezioni (guantoni, paratibie, paradenti, conchiglia, caschetto), sulla presenza di categorie di peso e sono organizzati in base a regolamenti specifici.

Al contrario l’essere nudi come gli dei e la mancanza di regole, rende la forza o la potenza un fattore di vantaggio relativo e non più assoluto. I fattori più rilevanti diventano la precisione, la capacità di interpretare correttamente tempi e spazi, la conoscenza dei propri limiti e l’addestramento.

Negli sport da combattimento odierni, al manifestarsi di un problema, vengono inserite regole limitanti che tentano di arginare il problema. Così facendo, le caratteristiche fisiche e genetiche degli atleti saranno quasi sempre il discrimine tra la vittoria o la sconfitta. Maxia mira a gestire il vantaggio dell’altro attraverso la creatività del singolo atleta. La chiave è nell’addestramento della mente e del corpo a risolvere il problema che il combattimento senza regole impone.

Il vantaggio relativo fisico, attraverso l’imposizione di regole e protezioni e categorie di peso diventa vantaggio assoluto. Il vantaggio assoluto, in assenza totale di regole, diventa vantaggio relativo.

Senza regole non vale il concetto di vantaggio assoluto, ma di valore assoluto. Senza regole vale la logica di una bella vittoria, non della vittoria a sé stante. Senza regole vale la logica di una vittoria vera, inconfutabile, non decisa da dinamiche diverse. Senza regole vale la logica di una vittoria giusta, basata sulla superiorità manifesta ma anche sul rispetto reciproco tra atleti. Tra artisti. Senza regole vale la logica della Kagalogathia, dell’Arte.

Entreremo più nel dettaglio, scopriremo insieme la strada che porta alla scoperta del proprio eroe interiore. Maxia è un percorso che porta alla versione più vera di noi.

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